Nel settembre 2003, “I Simpson” festeggiavano 14 anni e stavano trasmettendo la loro sedicesima stagione. In quel periodo, Sierra e Vivendi Games lanciarono sul mercato “I Simpson: Hit & Run”, un gioco d’avventura dedicato alla celebre famiglia animata americana. Questo titolo non solo riscosse un enorme successo vendendo un milione di copie in dieci mesi, ma segnò anche l’infanzia e la giovinezza di molti. Da allora, i giochi basati su questa licenza hanno visto un calo non solo nel numero, ma anche nella qualità e ambizione. La notizia che vogliamo condividere oggi è dolceamara: Vivendi aveva il desiderio di creare altri tre giochi, ma qualcuno decise di non procedere.
Il segreto svelato da chi ha creato il successo
Joe McGinn, che fu il capo designer del gioco all’inizio del millennio, ha rivelato un retroscena sorprendente sull’avventura di Radical Entertainment con “I Simpson: Hit & Run”. Durante un video documentario del youtuber Summoning Salt, McGinn ha riferito che Gracie Films, detentrice dei diritti de “I Simpson”, aveva offerto a Vivendi Games la possibilità di sviluppare tre seguiti senza costi di licenza. La fiducia di Gracie Films nel progetto era così grande che misero a disposizione il cast completo di doppiatori della serie e tutte le risorse necessarie.
Un’occasione d’oro sfumata nel nulla
“Gracie Films propose un accordo al nostro editore per realizzare tre seguiti, con tutti i diritti de ‘I Simpson’, per un prezzo simbolico di zero dollari“, ha raccontato McGinn. Un’offerta estremamente vantaggiosa non solo per la casa di produzione, ma anche per lo studio e l’editore del progetto, che ricevettero un premio di vendite “Diamante” dalla Entertainment and Leisure Software Publishers Association (ELSPA). Questo riconoscimento, riservato a pochi titoli per PS2, aumentò il valore commerciale e l’impatto nel mercato britannico.
Chi bloccò la magia dei seguiti?
Nonostante l’offerta apparentemente irresistibile, il motivo per cui non vennero realizzati seguiti di Hit & Run resta un mistero. McGinn ha spiegato che un “folle” all’interno della casa editrice fermò il progetto. “Non sapremo mai chi, ma qualcuno disse di no“, ha dichiarato il designer, riflettendo la frustrazione del suo team di fronte a un’occasione sfumata. Questa scelta rimane un enigma per tutti gli addetti ai lavori, dato che l’opportunità di creare tre giochi senza pagare i diritti sembrava troppo buona per essere rifiutata.
Un culto che dura nel tempo
Nonostante questo colpo di scena, “I Simpson: Hit & Run” è diventato un gioco di culto. Dal suo lancio nel 2003, il titolo è rimasto uno dei più apprezzati e amati dell’era PlayStation 2 e delle altre console del periodo. Anche se l’opportunità di creare tre seguiti gratuiti è sfumata, McGinn si mostra speranzoso riguardo al duraturo impatto del gioco nella memoria dei giocatori. “Non avremmo mai immaginato che avrebbe continuato a rendere felici alcune persone 20 anni dopo“, ha riflettuto il designer, sottolineando che, nonostante le occasioni perse, Hit & Run rimane un titolo iconico. La mancanza di seguiti potrebbe aver contribuito a consolidare l’unicità del gioco, che continua a essere rilevante fino ai giorni nostri.
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