Riot Games introduce nuove regole per migliorare l’esperienza di gioco
Riot Games ha recentemente rinnovato i suoi Termini di Servizio. Tra le varie modifiche, ha introdotto comportamenti che potrebbero portare a un bando per giochi come League of Legends, Valorant e TFT. Queste novità mirano a punire atteggiamenti che superano i confini virtuali. In sintesi, l’azienda ha inserito tre importanti modifiche per garantire un’esperienza di gioco positiva a tutti.
Nuove restrizioni per i creatori di contenuti
Secondo quanto riportato sul loro sito ufficiale, Riot Games ora si concentra sui creatori di contenuti e i loro streaming. In particolare, i contenuti che promuovono la violazione dei Termini di Servizio, come quelli relativi a servizi di boosting e acquisto/vendita di account, saranno soggetti a sanzioni.
Combattere lo stream sniping
La compagnia vuole contrastare anche il fenomeno chiamato stream sniping. Questo accade quando un utente sfrutta la trasmissione di un avversario per ottenere vantaggi. Riot Games ha dichiarato che lo stream sniping è contro le loro regole e chi lo pratica sarà punito. Sebbene il problema non sia nuovo, Riot sta testando un sistema di penalizzazione innovativo, coinvolgendo un gruppo selezionato di creatori di Valorant.
Condotta fuori dalla piattaforma
Un altro aspetto chiave delle modifiche riguarda la condotta fuori dalla piattaforma. Comportamenti dannosi legati alla loro IP rientrano ora nei Termini di Servizio. L’aggiornamento mira a proteggere i giocatori da esperienze negative ovunque interagiscano con i giochi di Riot. Anche se non monitoreranno attivamente i social media, possono emettere sanzioni in-game basate su segnalazioni di contenuti inappropriati.
Ad esempio, se un creatore usa insulti durante uno streaming, ma non nel gioco tramite chat, Riot può intervenire. La compagnia riconosce che tali misure sono difficili da applicare in tutti i contesti. Tuttavia, vede queste azioni come un primo passo per affrontare problemi oltre LoL, Valorant e altri giochi.
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