L’industria dei videogiochi sta attraversando una rapida trasformazione. L’avvento dei GaaS (Giochi come Servizio) e la loro crescente popolarità hanno causato un cambiamento drastico nella struttura del settore. I grandi studi e i distributori si stanno adattando a questo nuovo ecosistema. Tuttavia, i piccoli sviluppatori indipendenti ne risentono maggiormente. Ora è più complicato ottenere buoni accordi con i publisher e guadagnarsi da vivere. Secondo Tomas Sala, sviluppatore unico di Bulwark Evolution: Falconeer Chronicles, la questione cruciale sono i giochi come servizio e le commissioni del 30% di Valve.
“Oggi guadagniamo meno della metà rispetto a quattro anni fa”
In un’intervista al canale YouTube di Thomas Brush (fonte GamesRadar+), Sala approfondisce il tema dei publisher in questo nuovo contesto. Analizza come il mercato indie si sia evoluto con l’arrivo dei GaaS. “La cifra di denaro che circola per i nuovi giochi è diminuita. Metà dell’industria è andata ai giochi come servizio come Fortnite“, osserva Sala. “Le case con cataloghi esistenti sopravviveranno. Ubisoft resisterà perché i giocatori come me vogliono ancora giocare a Assassin’s Creed 4, un titolo di dieci anni fa che non ho mai provato”.
Il mercato dei giochi futuri sarà più ristretto
Secondo Sala, nuovi giochi potrebbero avere un pubblico più piccolo. Tuttavia, il mercato continuerà a crescere. Le giovani generazioni tendono a investire in giochi come servizio. “Questa è la realtà che molti sentono, guadagniamo meno della metà rispetto a quattro anni fa. Esattamente la metà”, sottolinea Sala.
Indipendenza creativa: una nuova direzione per gli sviluppatori
Sala ipotizza che gli sviluppatori indie potrebbero optare per una maggiore indipendenza finanziaria, evitando il supporto dei publisher. “E se non faccio il porting su console? E se non traduco? Se lo lancio solo su Steam e, se ha successo, troverò un distributore per occuparsi di queste cose?”, si chiede. Questo approccio garantisce maggiore controllo creativo e permette di non condividere gli incassi iniziali con i publisher; solo quelli legati ai porting e alle traduzioni. “Stiamo prendendo una strada diversa”.
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