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I proprietari di League of Legends e Path of Exile 2 rispondono con minacce legali contro gli Stati Uniti

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La competizione tra Stati Uniti e Cina si manifesta chiaramente nel settore tecnologico. Tuttavia, questa tensione si riflette sempre più anche nel nostro quotidiano. Recentemente, abbiamo discusso della decisione del governo degli Stati Uniti di inserire Tencent nella lista delle aziende militari cinesi, considerandola una minaccia per gli interessi nazionali. Questo provvedimento, visto da molti come un “terribile regalo natalizio”, ha spinto il colosso cinese, noto per titoli come League of Legends o Path of Exile 2, a valutare una causa legale contro gli Stati Uniti. Tencent considera le accuse un “fraintendimento“, risolvibile attraverso un dialogo, evitando così le aule di tribunale.

Tencent ribadisce la sua posizione

In un comunicato ufficiale, Ma Huateng, il presidente di Tencent, insieme al consiglio di amministrazione, ha nuovamente sottolineato l’assenza di legami militari o partecipazione a iniziative di “fusione militare-civile”. Pertanto, la loro inclusione nella lista del Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti, nota come “Lista delle Aziende Militari Cinesi” (CMC), si basa su informazioni scorrette.

Una lista controversa

Questa lista CMC, introdotta durante la presidenza di Donald Trump, si distingue da altre liste di sanzioni più severe, come quelle gestite dall’Ufficio di Controllo dei Beni Esteri degli Stati Uniti. Tencent precisa che l’inclusione non vieta le transazioni commerciali con l’azienda, eccetto per restrizioni relative ai contratti di difesa. Tuttavia, la società ritiene che tale designazione danneggi la sua reputazione, spingendola a voler correggere quanto ritiene un errore.

Un appello al dialogo

Per risolvere la questione, Tencent ha annunciato l’intenzione di avviare un processo di revisione con il Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti. Se le discussioni non porteranno a una risoluzione, l’azienda avvierà azioni legali per difendere la propria immagine. Non sarebbe la prima volta che un’azienda cinese prende una simile iniziativa. Altre società, come DJI e Hesai Technologies, hanno già contestato designazioni analoghe nei tribunali, sebbene finora senza successo.

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Un conflitto di interessi globali

Questa disputa sottolinea le continue tensioni tra Stati Uniti e Cina nei settori tecnologico e commerciale. Per Tencent, leader globale dell’industria con partecipazioni in aziende sia asiatiche che occidentali, questo conflitto introduce una nuova sfida operativa. L’industria osserva con attenzione per capire gli effetti a lungo termine di questa situazione.

Il panorama tecnologico attuale è in costante evoluzione e le tensioni tra le due superpotenze aggiungono complessità. Le aziende devono navigare queste acque con cautela e strategia. In conclusione, il dialogo tra Stati Uniti e Cina, tra aziende e governi, si rivela cruciale per evitare conflitti dannosi. La speranza è che attraverso la collaborazione e la comunicazione si possano risolvere incomprensioni e superare le sfide future.

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