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14 anni fa, Blizzard ebbe un’idea così pessima per i nomi reali in WoW da doverla abbandonare dopo 3 giorni di critiche – World of Warcraft

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Navigare sul Web: Anonimato e Rischi

La navigazione anonima su Internet è diventata un elemento distintivo. Molti apprezzano i vantaggi dell’anonimato online. Tuttavia, c’è chi ne abusa per insultare e minacciare senza timore di conseguenze. Questo comportamento incivile si trova anche nei videogiochi. Blizzard, ben consapevole dei troll e del ‘flame’ su World of Warcraft e altri titoli, ha cercato di arginare i problemi nei suoi forum ufficiali con una proposta molto criticata.

Le Pubblicazioni con Nome Reale

Immaginate di firmare ogni post online col vostro vero nome. Questa era la proposta di Blizzard nel 2010. L’idea era scoraggiare i troll dal disturbare le comunità ufficiali. Ma l’annuncio suscitò un’ondata di indignazione tra i giocatori. Il team di Overwatch 2 dovette ritirare la proposta in pochi giorni.

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Una Mossa Contro i Troll: Il Real ID

Il 6 luglio 2010, Blizzard presentò un annuncio firmato da Mike Morhaime. Volevano eliminare insulti e minacce nei forum con un cambiamento semplice: usare il nome reale, il Real ID. Secondo The Guardian, l’obiettivo era creare un ambiente positivo e incoraggiare discussioni costruttive tra utenti.

In generale, nessuno apprezzò l’idea di usare il nome reale nei forum di Blizzard.

Resistenze della Comunità alla Novità

Blizzard intendeva implementare gradualmente il sistema Real ID. Si iniziava con il forum di StarCraft II e poi su World of Warcraft prima dell’espansione Cataclysm. Ma la reazione della comunità fu così negativa che Blizzard dovette ritirare l’idea. Gli utenti temevano per la loro privacy e la reputazione professionale.

Il rischio più serio era la sicurezza personale. Alcuni giocatori temevano che, con i loro nomi veri visibili, le minacce online potessero trasformarsi in pericoli reali. La comunità si opponeva con forza: “È una pessima idea”, affermavano nei forum.

World Of Warcraft

Il Ritorno alla Normalità

La reazione dei giocatori fu così forte che Blizzard annullò la proposta in soli tre giorni. Mike Morhaime comunicò che non sarebbe stato necessario usare i nomi reali nei forum. La decisione calmò una situazione turbolenta, sia per i giocatori che per gli sviluppatori.

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Nonostante il ‘flame’ e le battute dei troll non piacciano a nessuno, la comunità preferì mantenere l’anonimato della rete. I giocatori continuano a sopportare comportamenti scorretti su World of Warcraft e altri giochi Blizzard. Tuttavia, evitarono un obbligo che avrebbe potuto avere conseguenze disastrose per tutti.

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