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Un remake di Dino Crisis è il sogno di molti, ma questo survival horror resta attuale per un motivo evidente

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Penso che possiamo affermare senza esitazioni che molti di noi attendono con impazienza il giorno in cui Capcom risponderà alle richieste dei fan nostalgici dei suoi giochi survival horror iniziali e annuncerà un remake o remaster di Dino Crisis. Questo titolo, uscito nel 1999 (nel 2000 fuori dal Giappone), ha dimostrato che la casa sviluppatrice giapponese non era limitata a giochi con zombi o mostri mutanti. Furono astuti a sfruttare l’ondata generata da film come Jurassic Park.

Un Progetto che Ha Spinto l’Evoluzione di Resident Evil

Lo sviluppo di Dino Crisis iniziò alla fine del 1996, qualche mese dopo il debutto del primo Resident Evil. Con l’ottima accoglienza ottenuta, Capcom si sentì pronta a lanciare una nuova IP che seguisse il successo del momento ma senza replicare quanto già fatto. Tuttavia, fu più sicuro puntare su un seguito diretto del titolo del ’96, e il team di Planning Room 2, incaricato del progetto “dinosauri”, venne deviato per lavorare su Resident Evil 2.

Miglioramenti Tecnici e Nuove Sfide

Quando il progetto riprese, ci si rese conto che era necessario fare di più che semplicemente sostituire i zombi con dinosauri. Venne creato un nuovo motore grafico, un dettaglio che molti non notarono subito. Questo motore permetteva a Dino Crisis di renderizzare molti più elementi in 3D. Ricordate che solo con RE: Code Veronica, Capcom iniziò a produrre ambienti completamente tridimensionali per i suoi survival horror. Senza Dino Crisis, non avremmo avuto seguito dopo Resident Evil 3: Nemesis.

L’Impulso della Dinomania

Il successo di Dino Crisis si basava su due fattori chiave: la reputazione già affermata di Capcom come sviluppatore di giochi survival horror e la Dinomania che influenzava il pubblico dopo i film di Jurassic Park di Steven Spielberg. Ancora oggi, il gioco suscita grande interesse.

Un Gioco Indimenticabile

L’estate del 1999 vide l’uscita di Dino Crisis, non accolto con la stessa euforia della saga di Shinji Mikami, ma chi lo giocò sapeva che aveva qualcosa di speciale. Facile da approcciare se conoscevi Resident Evil, i dinosauri erano nemici molto più aggressivi rispetto ai lickers o agli zombi.

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Gli incontri con il T-Rex erano momenti memorabili, fungendo da Mr. X del gioco, sorprendentemente realistici per l’epoca grazie a 500 poligoni.

La difficoltà di Dino Crisis lo distingueva anche dai suoi parenti zombi. Non solo per l’aggressività dei dinosauri, ma anche per i puzzle complessi. Anche se la trama era fantasiosa e il gioco più breve (circa 9 ore), la tensione era sempre presente. I dinosauri non si limitavano alle loro stanze; aprendo una porta, i “velocis” potevano invadere nuove aree.

In sintesi, anche se molti desiderano un remake o remaster, il gioco non ne ha bisogno come l’aria. Ha invecchiato bene nel gameplay, e sebbene tecnicamente mostri i suoi anni, era un capolavoro tecnico per l’epoca in cui venne creato, contribuendo all’evoluzione dei Resident Evil.

La cosa migliore è che recentemente il gioco è tornato disponibile su molte piattaforme moderne, incluso il PC. Grazie a GOG.com, possiamo ora goderci questo primo Dino Crisis per 10 euro. Include miglioramenti discreti come adattamento a risoluzioni fino a 4K (seppur un semplice ridimensionamento, con frame rate limitato a 30 FPS), correzione di bug delle versioni precedenti e compatibilità con i controller attuali.

Nonostante mostri i suoi anni, non dovreste perdervelo. È parte della storia di Capcom e un desiderio di molti giocatori oggi. In attesa che la casa sviluppatrice annunci ciò che speriamo: un remake o un remaster.

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