Nel corso della sua storia, Valve ha visto passare molte persone. Alcuni hanno lasciato un’impronta indelebile, altri meno. Tuttavia, ogni nome ha contribuito alla formazione del pilastro dei videogiochi su PC. Tra questi, uno dei dipendenti più influenti è stato un semplice stagista che lavorò lì per un’estate. La storia di come salvò l’azienda è davvero sorprendente.
Come uno stagista ha evitato il fallimento di Valve
Per celebrare il 20° anniversario di Half-Life 2, Valve ha pubblicato un documentario sulle sue ultime due decadi. Ieri abbiamo esplorato i motivi dietro la cancellazione di Half-Life 2 Episodio 3. Oggi, però, ci focalizziamo su un evento che avrebbe potuto cambiare per sempre il mondo dei videogiochi. Tutto iniziò con uno dei momenti più critici nella storia di Valve: il contenzioso legale con Vivendi.
La battaglia legale contro il gigante Vivendi
Scott Lynch, COO di Valve, racconta che la guerra contro Vivendi, il conglomerato francese che aveva acquisito Sierra (detentore dei diritti di Half-Life e altre proprietà Valve), somigliava a una Terza Guerra Mondiale. Vivendi voleva distribuire Counter-Strike nei cybercaffè coreani, violando l’accordo originale con Sierra. La società francese cercò di impadronirsi dei diritti di Half-Life, annullare gli accordi vigenti e bloccare la creazione di Steam.
Il contributo decisivo di uno stagista coreano
Gabe Newell, CEO di Valve, ricorda: “La compagnia era vicina al collasso. E io con lei”. Durante il conflitto, Vivendi fu costretta a rendere pubblici documenti sulle sue attività in Corea. Così inviò milioni di pagine delle sue sussidiarie, nella speranza di seppellire informazioni utili tra fogli scritti in coreano, lingua non familiare agli americani.
Entrò allora in scena uno stagista, Andrew. Essendo nativo coreano e laureato in filologia coreana, si mise a esaminare i documenti. Alla fine trovò un’email dove i dirigenti coreani di Vivendi discutevano della distruzione di prove relative al caso. Grazie a questa scoperta, Valve vinse la battaglia legale e evitò il fallimento.
Una nuova era per Valve
Con il successo legale, Valve continuò a crescere. Oggi, la compagnia è sinonimo di innovazione nel mondo dei videogiochi. Nuove tecnologie come il ray tracing di NVIDIA e progetti ambiziosi come il remake di Half-Life 2 ne testimoniano lo spirito pionieristico.
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La storia di Andrew è un promemoria: anche un piccolo contributo può cambiare la direzione di un’industria. Valve non sarebbe la stessa senza di lui.
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