Si dice che gli opposti si attraggono, ma spesso realizzare questa massima risulta complesso, o addirittura impossibile, a causa dell’incompatibilità dei concetti di base. Nonostante il genere RPG ci abbia offerto autentiche perle ludiche -e oggigiorno queste “folli” combinazioni non siano più così impensabili- uno dei primi esempi di come fondere l’estetica fantasy alla Tolkien con elementi tecnologici retrò come lo steampunk venne lanciato nel 2000 da Troika Games, un team originariamente composto da alcuni dei creatori del primo Fallout.
Stiamo parlando di Arcanum: Of Steamworks and Magick Obscura. Questo RPG si distingueva, in particolare, per la sua ambientazione, che univa personaggi ed elementi fantasy a un’ambientazione e un gameplay influenzati dalla bizzarra tecnologia delle opere steampunk. Il risultato fu un titolo che, nonostante i suoi grafici “datati” per i nostri tempi, rimane una delle opzioni più originali per gli amanti del genere.
Pioniere del ”crafting” negli RPG
Alla sua originalità si aggiunge una meccanica che molti giochi oggi incorporano -e che quindi diamo per scontata nei diversi generi, incluso quello di cui parliamo. La creazione di oggetti o ”crafting”. Sì, un gioco del 2000 permetteva ai giocatori di creare trappole, oggetti da lancio e altri elementi per il combattimento.

Il combattimento possedeva inoltre una sua particolare dinamica. Non tanto per la sua esecuzione, ma per il modo in cui potevi scegliere come si sviluppava. I giocatori potevano scegliere tra un combattimento a turni, in tempo reale (simile agli Action RPG) oppure un sistema misto che trovava il giusto equilibrio. Ma al di là delle novità nel gameplay, Arcanum brillava anche per la sua rigiocabilità.
Gran parte della storia principale e delle missioni secondarie (che, tra l’altro, richiedevano circa 80 ore per essere completate) cambiava a seconda del personaggio scelto. Un elfo come protagonista avrebbe reso alcuni NPC più propensi a dialogare e a offrirci un’opportunità più diplomatica per affrontare le loro missioni, mentre un semi-orco avrebbe incontrato una maggiore resistenza nella comunicazione e avrebbe avuto meno opzioni per completare la missione.

Tutto ciò ambientato in un mondo fantastico dove, salendo di livello, occorreva ponderare bene dove allocare i preziosi punti esperienza: nelle statistiche del personaggio, nelle arti magiche o nella conoscenza della tecnologia arcana.
Il gioco continua anche dopo la trama principale
Un’altra genialità di questo titolo è che, anche dopo aver terminato la storia principale, non finiva lì. Come un precursore di strumenti come RPG Maker, Arcanum: Of Steamworks and Magick Obscura offriva un robusto editor di missioni. I giocatori potevano creare nuove storie e sfide da condividere. Peccato che queste non fossero giocabili in modalità multiplayer, ma già nel 2000 era un grande risultato avere una tale caratteristica.

Non era però esente da difetti. L’IA degli NPC che ci accompagnavano presentava un “pathing” abbastanza erratico e tendeva a bloccarsi su alcuni elementi. Inoltre, l’interfaccia poteva coprire troppo la schermata in certi momenti. Tuttavia, questi difetti non intaccavano il risultato complessivo di questo gioco. Se siete interessati, è disponibile non solo su Steam, ma anche su altre piattaforme come GOG.com, a un prezzo decisamente competitivo.
In PC Revenge | È il seguito di uno dei migliori RPG con elementi di sopravvivenza. Ora ci porta nei cieli ed è molto più accessibile per i nuovi giocatori.
In PC Revenge | Questo RPG d’azione è la scelta numero 1 per chi si è stancato di Diablo, ed è stato un titano grazie alla sua ambientazione e alle sue 36 classi di personaggio.
Come giovane media indipendente,, PC Revenge ha bisogno del vostro aiuto. Sosteneteci seguendoci e segnalandoci su Google News. GRAZIE !